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Lucia Bencina

La nostra occasione per cambiare le cose

Tutti parlano di crisi, e al solo sentire questa parola si scatena negatività, paura che si trasforma spesso in immobilismo. Ma una leader sa, che la crisi è sempre un'opportunità per scegliere nuove strade.


E' sotto i nostri occhi: il sistema di leadership che ha guidato il mondo e governato il senso delle cose sta implodendo in se stesso, è in CRISI.


Se guardiamo attorno a noi, vediamo messaggi di decadimento ovunque, e se siamo abbastanza coraggiose per ascoltarci dentro, sentiamo che in fondo noi, di questo “ordine delle cose”, non ci siamo mai sentite davvero parte.


Ci siamo adattate, abbiamo favorito e lasciato emergere solo parti di noi per permetterci di sopravvivere, di raggiungere traguardi, obiettivi, risultati, sotterrandone altre altrettanto presenti in noi, perché ritenute non idonee, non abbastanza forti o competitive per un contesto che assomiglia ad una vera e propria trincea, in cui devi “combattere” ogni giorno non solo per ottenere qualcosa ma anche per proteggere e difendere i tuoi bisogni e diritti di essere umano (leggasi: di donna).


Abbiamo vissuto finora in un contesto pervaso dalla separazione. Dal dualismo, dal giusto e sbagliato, da vero o falso. Un contesto bianco o nero, dimenticando dell'esistenza di qualsiasi altro colore.

Un contesto in cui come donna, o corrispondi ad un ideale "tradizionale" di dolcezza, gentilezza, grazia, senso materno, di dipendenza ( gli archetipi delle dee vulerabili) oppure sei posizionata al suo opposto: indipendente, algida, determinata, autosufficiente, orientata a se stessa ed ai suoi obiettivi (gli archetipi delle dee vergini).


Le cose, però, stanno cambiando; l'informazione libera e la "globalizzazione" ci hanno aperto nuovi scenari possibili, e ci hanno fatto accorgere dell'esistenza di altre mappe, altri modi di vedere le cose: ci siamo accorte dei colori.
Una donna consapevole e leader di se stessa
Leadership alchemica

Ecco dunque che compare la parola “crisi”, una crisi che vediamo nell’economia, nel lavoro, nell’intolleranza, nelle relazioni,.. ma che è prima di tutto una CRISI DI SENSO.


Il decadimento del modello di “leadership” che ci ha condotte fino a qui (che ha portato ordine, sviluppo, crescita, benessere materiale e fisico, sotto certi aspetti), ci fa ora sentire smarrite.


Senza più riferimenti validi, senza più “dogmi” da seguire, percorsi lineari entro cui far marciare la nostra vita in funzione del genere, dello status sociale, del livello di educazione, della famiglia in cui nasciamo, NON SAPPIAMO CHI SIAMO, COSA VOGLIAMO, A COSA AMBIRE E CHE SENSO DARE ALLE NOSTRE ESISTENZE.


Una CRISI DI SENSO poiché al crollo del valore e dell'importanza delle istituzioni a cui finora si è riconosciuta la #leadership ci si trova senza una guida, in balìa e ci troviamo a fare i conti sia con la messa in discussione di tutto ciò che esisteva PRIMA, sia con l'IGNOTO dentro di noi.


Da un lato la TEORIA di possibilità che tutti profetizzano per noi, dall'altro, la (nostra) percezione della realtà, e soprattutto di noi stesse.




IL RISVEGLIO DI UNA LEADERSHIP ALCHEMICA


Rimane evidente dunque che la CRISI sia la sola opzione possibile per uscire dall'impasse.

La CRISI è ciò che consente di allontanarci dallo status quo e di poter compiere una scelta (la sua etimologia parla chiaro: dal latino “crisis” e dal greco “krisis”, ossia “scelta”, “decisione”). Una scelta che non spetta “ai decisori”, ai politici, ai capi, artefici dell’implosione stessa.. una scelta che riguarda ciascuna di noi.



“L’unica cosa necessaria per il trionfo del male è che "gli uomini buoni" non facciano nulla”

Se vogliamo che le cose davvero cambino, non è sufficiente lanciare l’allarme, lamentarci e rimuginare su quanto non funzionino.


E' vero, ci siamo sentite sopraffatte, svalutate, considerate non idonee, siamo state relegate solo a certe funzioni, ruoli sociali. La narrativa di noi donne è stata limitata, e canalizzata verso determinate rotte..

Ma la CRISI, questa crisi, in cui il modello vittorioso del guerriero senza macchia e senza paura si sta rivelando limitato e limitante, fa riemergere l’altro lato della storia. Una storia in cui la Leadership non è solo esercizio del potere e dell’autorità, ma responsabilità, guida e servizio prestato per favorire non il singolo, ma a beneficio di tutt@.

E noi donne, con le caratteristiche che sino ad oggi hanno determinato la nostra messa all’angolo, possiamo essere portatrici innate di questo nuovo modello.


Un modello che non è utopico, ma che è davanti ai nostri occhi.

Lo è nell’attenzione al benessere psicologico, nel cosiddetto “work-life balance” - su cui ci sarebbero ben altre cose da dire- tanto agoniato anche dai nostri colleghi uomini, nella rincorsa alle pratiche di sostenibilità alla soglia dell’obbligatorietà per le imprese, alla condivisione, alla creatività, all’inclusione.. 


Un modello che io definisco Leadership alchemica. 


Come l'alchimista che unisce, assembla e trasforma gli elementi, la #leadershipalchemica non polarizza, ma coniuga, unisce, armonizza l’impronta dell’energia maschile, che ha finora avuto il sopravvento, con quella dell’energia femminile.


Le due energie di cui ogni cosa esistente, incluse noi, è composta, ma che per ragioni biologiche, culturali, economiche, sociali, è stata scissa ed attribuita ad un genere piuttosto che ad un altro, creando differenze, disuguaglianze, ingiustizie e sofferenza.



LA NOSTRA OCCASIONE PER CAMBIARE LE COSE


Sono numerosi ormai i libri, i dibattiti e gli articoli che avvalorano l’idea che le donne siano mai come ora essenziali per la leadership di cui il mondo ha bisogno. 

Te ne ripropongo giusto un paio:


McKinsey Global Institute. (2020). Diversity wins: How inclusion matters. Disponibile su: McKinsey & Company



Harvard Business Review. (2021). Research: Women Are Better Leaders During a Crisis. Disponibile su: Harvard Business Review




Ma la realtà è che “non importa” affatto quanto gli studi lo dimostrino


“Non importa”  in fondo quante aziende abbattano REALMENTE qualsiasi divario o differenza di genere.


Non importa nemmeno che te lo dica io o chiunque altro.


Se continuiamo a "non sentirci nessuno per..".

Se pensiamo di dover prima raggiungere un ruolo, un posto, un riconoscimento per poter iniziare a sentirci "in potere di..".

Se riteniamo che la nostra voce non sia abbastanza forte o di non avere abbastanza influenza per creare un cambiamento.

Se non crediamo realmente di avere le carte in regola per poter uscire da quell’angolino che per quanto scomodo, buio, ci fa sentire protette e al sicuro.

Se per prime noi donne, nel profondo di noi, non ci diamo il permesso e non ci prendiamo la responsabilità della nostra leadership interiore, non ci sarà mai un’ occasione o un’ opportunità per noi, né per altri, e la CRISI, non potrà realmente assolvere alla sua missione.



Tutto parte da noi. Da ciascuna di noi.

E' la nostra occasione per cambiare le cose.



Tu come percepite questa crisi?



Da donna a donna,

da leader a leader,

Lucia


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