Nel linguaggio comune, la parola leader evoca spesso immagini di potere, controllo, posizioni di prestigio e riconoscimento pubblico. Ma questa concezione limitata della leadership lascia poco spazio a ciò che realmente significa essere leader oggi.
La società ci ha insegnato a identificare la leadership con figure che "comandano", che detengono autorità formale, e che esercitano un controllo su altri individui o intere organizzazioni. Si tratta di una visione che associa la leadership a ruoli di vertice, come CEO, manager, imprenditori o politici, dove il potere è altrettanto spesso visto come il risultato della competizione e della prevaricazione.
Ma questa idea e attribuzione di un significato univoco di cosa sia la #leadership è parziale, e considera esclusivamente un'accezione esterna - o esteriore - del termine e, di conseguenza, della percezione che ne abbiamo.
Si parla di leadership rispetto a un'abilità di condurre, guidare, influenzare gli altri, o per definire posizioni di comando (come proprio non mi piace questo termine!!), a conferma di quanto il nostro mondo tenda sempre a considerare molto più rilevante l'esterno che l'interno.
Leader senza un ruolo: ossia, Leader senza permesso.
Diciamo la verità.. noi donne abbiamo la tendenza a chiedere il permesso per tutto, muoverci in punta di piedi per non "disturbare".
Siamo cresciute secondo dogmi ben precisi, quelli della Brava bambina, Brava ragazza, Brava moglie, Brava mamma, Brava signora, Brava nonna... siamo ben educate, composte, modeste, silenziose, delicate... per cui non è strano se anche nella Leadership ci aspettiamo che sia qualcun altro a riconoscercela.
Robin Sharma, nel suo celebre libro "Il leader senza titoli", invita a ripensare questo concetto in maniera radicale.
Secondo Sharma, la leadership non dipende dai titoli, né dall’autorità gerarchica che ci viene conferita, ma piuttosto dalla nostra capacità di agire con integrità, di ispirare gli altri attraverso il nostro esempio e di fare la differenza nella vita quotidiana, indipendentemente dal ruolo che occupiamo.
(Al riguardo tempo fa avevo pubblicato un post su Linkedin in cui riflettevo su come cambierebbero le aziende se sviluppassero la leadership di ogni collaboratore.. se vuoi approfondire lo trovi QUI)
In uno dei passaggi chiave del libro, Sharma afferma infatti che:
"Tutti possono essere leader. Non serve un titolo per fare la differenza e guidare con efficacia. È la tua mentalità, non la tua posizione, che determina il tuo impatto."
Questo, come in ogni mio contenuto sottolineo, sposta completamente l'attenzione dall'esterno all'interno: il fulcro della leadership non è più l'autorità formale, ma l'autoconsapevolezza, la capacità di prendere responsabilità delle proprie azioni e decisioni, e il coraggio di agire in allineamento con i propri valori.
In altre parole, ogni persona può essere leader se sceglie di esserlo, cominciando dalla propria vita. Non abbiamo bisogno del riconoscimento esterno per essere leader.
La leadership autentica parte da dentro, dal nostro modo di vivere, dalla coerenza tra ciò che siamo e ciò che facciamo.
Questo concetto è rivoluzionario, perché libera la leadership dal contesto delle strutture gerarchiche e la rende accessibile a tutti, in qualsiasi momento e in ogni ambito della vita, e ci permette di trovare l'autentico senso di realizzazione.
La leadership è una capacità relazionale.. di relazione con chi?
Molte sono le abilità richieste ad una leader, ma la principale capacità della leadership è quella relazionale.
E qual é la prima, necessaria, autentica relazione di cui dobbiamo occuparci? Sì, esatto, quella che abbiamo con noi stesse.
Dobbiamo ricordarci sempre che la nostra espressione esterna, il modo con cui interagiamo, le interpretazioni e i significati che attribuiamo alle situazioni, agli altri, il modo in cui giudichiamo, in cui comunichiamo, sono lo specchio di quello che c'é dentro di noi.
Per questa ragione il primo e più importante argomento che riguarda la leadership è il rapporto e la relazione con noi stesse: la self-leadership, o, se preferite, la leadership personale.
Come si può pensare che, si possa essere leader che guidano e ispirano gli altri, se non si è consapevoli e in grado di guidare prima di tutto se stessi?
Situazioni in cui vi è una leadership di ruolo, senza che vi sia una leadership personale e interiore, sono sotto i nostri occhi quotidianamente per esperienza diretta o riportata: dall'amministratore che sfrutta il proprio potere senza integrità, al manager che delega senza ispirare fiducia, al collega che scarica qualsiasi responsabilità per timore di far emergere le sue lacune. Il risultato? Disorganizzazione, frustrazione e un impatto negativo tanto sulle persone quanto sui risultati aziendali.
L'assenza di una leadership personale genera inevitabilmente insoddisfazione e un circolo vizioso di inefficacia.
Come dimostrato nel libro, la leadership personale è l’abilità di prendere il controllo della propria vita e delle proprie decisioni, indipendentemente dalle circostanze esterne.
Questa mentalità, a prescindere quindi dal ruolo, non solo porta beneficio a livello personale, ma ha un impatto profondo su chi ci circonda, creando ambienti di fiducia, rispetto e crescita.
E ora.. andiamo al sodo..
Cosa ci guadagniamo concretamente ad essere Leader senza titoli ?
Se essere Leader di ruolo o di funzione potrebbe (sì, il condizionale è dovuto/voluto.. ) portarci vantaggi concreti tra cui uno stipendio maggiore, un ufficio più grande, benefit vantaggiosi, nondimeno la sensazione di essere importanti..
Ma essere e comportarsi da leader anche quando nessuno ci ha investito di un corrispondente titolo, quali vantaggi ha?
Una premessa.
Leggendo i punti seguenti potrai pensare: "Io lo faccio già, e anzi, come risultato mi trovo con molto più lavoro di chi si impegna meno e senza alcuna contropartita"
La questione primaria in questo caso è che ciò che fai, seppur con le migliori intenzioni e mettendo tutta te stessa, lo fai in funzione di una contropartita, con un'aspettativa, e non in maniera immersiva PER TE e perché sei guidata da qualcosa a livello viscerale.
(Lo so, potresti storcere il naso leggendo queste parole, ma ti assicuro che anche il mio percorso verso la self leadership ha attraversato esattamente questo step, per cui, è perfetto così, è un nuovo gradino di consapevolezza verso la tua Leadership personale autentica.)
Attenzione!!! Ciò non significa essere uno "zerbino", dire sempre sì, accettare ogni cosa o richiesta!! Tutt'altro, anzi, esattamente il contrario!
La self Leadership è piena consapevolezza delle proprie risorse, del proprio valore ed il totale allineamento con il proprio più profondo scopo interiore.
Lo so, è un confine sottilissimo, quasi impercettibile, ma garantisco diventare ben evidente una volta aver intrapreso un reale percorso per la propria Self Leadership!
Quindi, terminata la premessa, se hai deciso di proseguire nella lettura, ecco quali sono i benefici (che io stessa ho appurato) della Leadership personale (con esempi concreti di spaccati di vita comune)
Crescita interiore
La self-leadership ci permette di prendere in mano il nostro sviluppo personale, senza aspettare che siano le circostanze o gli altri a farci crescere. Ogni giorno diventa un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo su di noi e sul mondo e migliorarci, non solo professionalmente, ma anche a livello personale.
ESEMPIO
Se ti senti bloccata in una posizione senza possibilità di promozione, anziché aspettarti un riconoscimento esterno, inizia a investire nel tuo sviluppo, partecipando a corsi e leggendo libri per ampliare la tua visione e migliorare le tue competenze. Oltre a essere utile per te, potresti trovare nuovi sbocchi, aprirti a nuove opportunità e prendere nuove direzioni mai considerate prima.
Maggiore resilienza
Quando pratichiamo la self-leadership, diventiamo più capaci di gestire le avversità. La resilienza non è solo la capacità di superare le difficoltà, ma di trasformare le sfide in opportunità di crescita, mantenendoci allineate ai nostri valori.
ESEMPIO
Se sei una libera professionista e subisci un calo drastico di clienti a causa di circostanze esterne, invece di scoraggiarti, approfitta del momento per rivedere la tua strategia, i tuoi servizi e investire in nuove competenze. In questo modo, puoi diversificare la tua offerta, aprirti a nuovi target e adattarti alle nuove esigenze del mercato.
Miglioramento delle relazioni e maggior impatto
La leadership personale sviluppa una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, il che porta a interazioni più autentiche e costruttive con gli altri. Migliorando la relazione e guidando noi stesse con integrità miglioriamo anche il modo in cui ci relazioniamo con le persone intorno a noi, creando effetti positivi anche su chi ci circonda.
ESEMPIO
In un ambiente di lavoro competitivo, una persona con forte self-leadership si distingue per la sua capacità di ascoltare e supportare i colleghi, senza sentirsi minacciata dalla competizione. Questo atteggiamento non solo migliora l’armonia nel team, (aspetto fondamentale per stare bene anche al lavoro e essere soddisfatte) ma fa sì che venga percepita come una guida informale, a cui gli altri si rivolgono per consigli e supporto.
Maggiore fiducia in se stesse
Attivare la propria leadership personale significa avere consapevolezza di sé, capacità di comprendere e orientare le proprie emozioni e quindi assumere il controllo delle proprie azioni e decisioni. Questo non può che aumentare la fiducia in noi stesse e nelle nostre capacità, permettendoci di sentirci in grado di affrontare situazioni complesse con maggiore sicurezza e determinazione.
ESEMPIO
Se nel contesto professionale ti senti sottovalutata, invisibile, maturare la tua leadership interiore ti permette di mettere a frutto le tue capacità, i tuoi punti di forza, di essere consapevole e manifestare anche le tue difficoltà chiedendo supporto e collaborando. Questo ti permette di non giocare sempre in difesa, ma ti consente di buttarti in nuovi progetti , accrescere la tua auto efficacia costantemente e quindi la tua autostima in un circolo virtuoso di crescita.
Attraverso questi punti (e gli esempi) puoi iniziare a porti alcune domande sulla tua Leadership personale.. te ne lascio tre.
Sono consapevole dei miei punti di forza, delle mie caratteristiche distintive, di ciò che mi rende "me"?
Conosco chiaramente i miei valori e mi comporto in allineamento ad essi?
Conosco il mio "scopo" interiore? Sono connessa ad esso nella mia quotidianità e nelle mie azioni?
Essere vere leader di noi è un percorso che richiede coraggio, fiducia, accoglienza e autocomprensione, ma che ci offre la possibilità di vivere una vita piena, integra perché guidata dai nostri valori e desideri più profondi, anziché assimilando indistintamente quelli altrui.
Se hai letto fino a qui, la tua leadership personale si sta esprimendo, oppure desidera esprimersi al meglio.
Nei prossimi mesi UNANIQA manifesterà la sua nuova essenza, ed aprirò le porte per accedere ai percorsi di coaching di Self Leadership.
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Ti leggo con gioia,
da donna a donna, da leader a leader,
Lucia
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